giovedì 8 dicembre 2011

Le mele che maturano la frutta già raccolta


Ci sono dei fatti che si danno per scontati. Del tipo: per far maturare la frutta (acerba) già raccolta occorre riporla accanto a delle mele. E in effetti la frutta matura.
Poi succede che ci si chiede il perché delle cose.

formula dell'etilene
La spiegazione, in questo caso, risiede in un concetto che, tutto sommato, è semplice: le mele sviluppano un acceleratore della maturazione, che si chiama etilene, un gas che si diffonde nei tessuti dei frutti causando l’idrolisi della cellulosa, cioè una scissione delle sue molecole. La cellulosa è un polisaccaride, indigeribile (è la sostanza che rende fibroso un vegetale), ed è composto da molte molecole di glucosio. Con l’idrolisi vengono “smontate” le molecole di glucosio che, non più imprigionate, contribuiscono a sviluppare il processo di maturazione del frutto, ammorbidendolo e aumentandone la dolcezza.
La mela produce molto etilene, che viene diffusa negli altri frutti riposti nello stesso contenitore. Così succede che la pera, che ne produce meno (di etilene), se si trova nella stessa fruttiera accelera la sua maturazione.
Questo non vale però per tutti i frutti, che vengono suddivisi in questo caso in climaterici e non climaterici. I primi includono, per esempio, mela, caco, banana e pera, e possono risentire dell’effetto di smontaggio dell’etilene, in quanto il processo di maturazione continua anche se raccolti. Gli aclimaterici invece (uva, agrumi, fragola), interrompono la maturazione, una volta separati dalla pianta.
Quindi, se avete dei kiwi ancora duri, metteteli accanto a delle mele,  l’etilene farà il suo lavoro!