venerdì 14 ottobre 2011

Scarpe fitness tonificanti



Scarpe basculanti, è vera gloria? Diciamo che per metà si. Anche se è molto difficile stabilirlo, perché siamo di nuovo sulla linea di confronto tra ciò che afferma l’azienda produttrice e quello che dimostrano le ricerche scientifiche. Tra l’altro le aziende conducono loro stesse la ricerca così è difficile capire quello che è pilotato e quello che è oggettivamente vero.
Scarpe basculanti, dicevamo: il prodotto originale si chiama MBT, che sta per Masai Barefoot Technology, che più o meno significa tecnologia dei piedi nudi Masai. Cosa vuol dire? Vuol dire che l’azienda che ha inventato il sistema, ha osservato come la popolazione Masai non soffrisse di mal di schiena, attribuendo il beneficio al fatto che i componenti della tribù africana camminassero sulla sabbia.
A queste scarpe si accreditano molte proprietà, dall’incremento della tonificazione muscolare al miglioramento della circolazione fino al raggiungimento di una più soddisfacente postura.
In realtà le scarpe basculanti sembra possano migliorare solamente la postura ma, a conti fatti, non è un vantaggio da poco.
Le scarpe basculanti sono state inventate dal tal Karl Muller, un fisiologo svizzero, che sviluppò l’idea delle MBT, provando e testando su sé stesso delle terapie per alleviare il mal di schiena. Notò – durante le sue ricerche – che la tribù nordafricana dei Masai non soffriva di questo dolore e imputò questo al fatto che camminavano su superfici particolari come la sabbia (che alcuni si ostinano a ritenere morbida: provate a tuffarvi di testa sulla sabbia e mi direte).
Comunque Muller creò, alla fine degli anni ’90 questa calzatura che venne immessa sul mercato. Altre aziende si sono ispirate al sistema e oggi la scarpa col fondo a gondola è piuttosto diffusa.

Funziona o no? Ho amici che le indossano e che affermano con totale certezza che è sparito il mal di schiena (intendo quello più fastidioso, la lombalgia). Nessuna notizia su persone che hanno fatto il sedere di un (o una) centometrista passeggiando con queste scarpe.
Non esiste una radicale conferma da parte della scienza che le scarpe farebbero bene, ma rimane il fatto che l’instabilità determinata dalla suola indurrebbe uno sforzo muscolare di bassa intensità che tenderebbe a correggere i difetti posturali.
La rivista Altro Consumo riferisce che gli studi compiuti fino ad oggi (il più importante è quello realizzato dalla University of Calgary’s Faculty of Kinesiology) sono incompleti perché hanno coinvolto un numero troppo basso di persone, si può dire comunque che 17 golfisti americani che hanno portato le scarpe per sei settimane, hanno ricevuto tutti dei miglioramenti. Si potrebbe obiettare che lo studio non era in doppio cieco ma, come dico spesso, l’importante è il risultato.
Le scarpe in questione non costano poco, e possono superare i 200 euro, ma se volete qualcosa di più economico, provate a controllare questo modello:

2 commenti:

  1. Se le scarpe vengono indossate anche per 30 min. al giorno o 1 h, da un soggetto che ha una precaria stabilità posturale, con un sistema corpo che vive in continuo stato di allerta perchè alla continua ricerca di equilibrio, queste scarpe spesso provocano un sovraffaticamento del sistema neuro-muscolare con l'impossibilità di adattamento che si tramuta in aumento dei dolori e disturbi riferiti a lombalgia e cervicalgia. Questo è ciò che verifico spesso nel mio ambulatorio. Non sono scarpe per tutti!!

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  2. Scusa se rispondo solo ora, ma ho latitato da questo blog per molto tempo. Hai ragione nel dire che affaticano il sistema neuromuscolare (sospetto che faccia comunque un effetto diverso a seconda di chi le indossa) e che quindi andrebbero quantomeno usate con cautela.

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