giovedì 10 novembre 2011

Cosa c'è di nuovo nei fitness club italiani


Siamo a novembre. La stagione delle attività in palestra è nel pieno del suo vigore. Quale sia il rendimento economico recente ancora non lo so, anche se sospetto che si stia verificando una ulteriore flessione  degli introiti. Una delle poche armi rimaste ai gestori per convincere i clienti a iscriversi è quella delle novità. Arma non letale ma comunque argomento che esprime un tentativo di scuotere un po’ il mercato.
Il problema è che novità non sono mai così eclatanti e significative, perché di basso profilo. Basso profilo suggerito dalla crisi finanziaria. Però qualcosa c’è. E quel qualcosa è figlio, appunto, della crisi, nel senso che le tendenze sono costituite da discipline che usano attrezzi poveri, poco costosi.
Facciamo una breve carrellata tra quelle che possono vantare lo status di novità.
Ho già parlato in precedenti post del Tbow , dell’Antigravity e dell’allenamento in sospensione, e ribadisco che entrano di diritto nel novero delle novità. Attrezzi che danno l’opportunità di eseguire una azione motoria nuova, apprezzabili tentativi di creare una variazione seria e reale rispetto a tutto quello visto fino ad oggi.
I Kangoo Jumps
Poi ci sono i Kangoo Jumps, una specie di scarpa con una sorta di mollone sotto la suola che fa rimbalzare. Esistono già da un po’, ma dal momento che non hanno mai avuto un vero decollo, li inserisco nelle novità. Sono divertenti e creano l’effetto “rebound”, il trampolino elastico, con in più l’opportunità di spostarsi. Alcuni club stanno inserendo dei corsi di Kangoo Jumps. Sono sicuro che ci si divertirà.
Ma la vera disciplina che sta avendo una diffusione planetaria è la Zumba, incredibile fenomeno di aerobica caraibica che sta facendo ballare il mondo. La Zumba, creata dal colombiano Beto Perez continua a fare sfracelli, confermandosi come la tendenza fitness in maggior espansione. Cosa ne penso io? Non mi piace, ma se serve a dare vitalità alle palestre, me la faccio piacere. Ma sia ben chiaro che nessuno mi convincerà a fare un solo passo, nemmeno Beto Perez.
Fa fatica a sfondare, anche se l’attrezzo costa veramente poco, il Gliding o lo Slide Disc, una coppia di pattine che scivolano sotto i piedi o sotto le mani, assicurando destabilizzazione e una serie di esercizi interessanti. Costano pochissimo e creano varietà alle normali lezioni.
Il Vipr
Tra gli attrezzi per l’allenamento funzionale mi piace il Vipr, un tubo di gomma che presenta modelli che pesano dai 4 ai 20 chili. È lungo più o meno un metro e ha delle fessure per impugnarlo. Lo si solleva o si ruota. Impugnarlo dà una bella sensazione. Non dà la possibilità di fare molti esercizi ma quei pochi sono intensi e l’oggetto è bello.

Poi c’è il Queenax, e questa volta si parla di un attrezzo costoso. Appare come una grande gabbia, dove ai travetti e agli staggi laterali si possono appendere Trx, elastici, cavi vari. Ma anche il Fit Air, attrezzo che è più facile mostrare che spiegare. Così lo potete guardare nella foto.

Il Fit Air


Attendiamo che qualcuno si faccia venir qualche idea apprezzabile. O che la crisi passi…

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