Periodicamente dobbiamo sopportare una sciagura che proviene dall'ambiente che, sempre più spesso, ostile. Ambiente che, detto tra noi, evidentemente ne ha abbastanza di questi esseri umani che non lo rispettano.
Ora è la volta del - usando il linguaggio dei giornalisti più catastrofisti - "cetriolo killer". A me personalmente l'idea del cetriolo assassino fa un po' ridere (potrebbe essere una buona idea per una serie di cartoon), ma in realtà alcuni cetrioli sono diventati portatore di malattie in quanto sono venuti a contatto con un batterio nocivo: l'escherichia coli.
Quando in un complicato nome di un batterio appare l'indicazione "coli", allora vuol dire che stiamo parlando di qualche organismo microscopico che vive nella cacca di qualcun altro. E di solito i coli non sono dei simpaticoni, ma quasi mai killer.
L'escherichia coli, che per comodità chiamerò e. coli, ha la bellezza di 171 sierotipi (cioè lo stesso batterio ma con piccole differenze) che vivono comodamente nelle budella di alcuni animali (mucche e animali selvatici, per lo più).
l'escherichia coli al microscopio |
Questo coliforme, abitando in una zona (l'intestino) dove esiste un notevole traffico di cacca, viene spesso espulso all'esterno finendo nei fiumi, nei campi, oppure nel concime e quindi non di rado penetra nella falda acquifera, con le conseguenze del caso.
Normalmente la e. coli deve essere cercata e rilevata nelle acque attraverso dei rigidissimi controlli, per i quali si usa una sostanza che si chiama beta D glucoronidasi. Le acque in questione sono quelle delle piscine, della balneazione marittima e fluviale e così via. Quindi si presume che ci debba essere un ente che controlla.
Normalmente però, la presenza di questo batterio dava normali, anche se dolorosi, sintomi di intossicazione fecale: vomito, diarrea, dolori allo stomaco.
Questa forma di coliforme, che si chiama e. coli 104, può essere invece letale quando lo si ingerisce. Fino a oggi si contano 4 morti in Germania e numerosi intossicati in alcuni paesi del nord Europa.
La colpa sembra essere dei cetrioli importati dalla Spagna. Cetrioli evidentemente cresciuti ad acqua ed escherichia.
Scrivo questo post con la quasi totale certezza che tra qualche giorno emergeranno nuovi aspetti del tipo: "allarme infondato", oppure: "escherichia coli anche nelle patate" o anche: nuovo farmaco contro l'e. coli".
Esiste una contromisura? Una potrebbe essere quella di non mangiare cetrioli spagnoli, l'altra quella di bollire il vegetale perchè i batteri muoiono a 70°. Ma provate voi a mangiare un cetriolo bollito....
Una raccomandazione di carattere generale è certa, come in ogni caso di infezione: lavatevi spesso le mani, per almeno 30 secondi sfregando con energia.
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