venerdì 22 aprile 2011

Glutei, quel desiderio di rotondità

Ecco, una delle convinzioni più rocciose che mi sono fatto dopo tanti anni di militanza nel settore del fitness (quello insegnato), è che la maggioranza delle persone che inizia ad allenarsi, ha come obiettivo quello di "fare" un bel sedere. Che il desiderio sia espresso o nascosto, praticamente il 100% vuole migliorare lo stato del proprio posteriore, indipendentemente dal fatto che sia già a buon livello.
Le tecniche con le quali si vuole raggiungere questo obiettivo sono le più disparate e le più fantasiose, ma non è esattamente di questo l'argomento del mio post, non quello che serve ma quello che "non" serve.
La riflessione l'ho fatta leggendo le tante richieste di aiuto che mi inviano come consulente scientifico di Ok Salute, che è un ottimo mensile di divulgazione di argomenti che riguardano il benessere, la cui direzione scientifica e del dottor Umberto Veronesi.
Bene, la maggior parte delle persone crede sia proficuo camminare, sia per il benessere generale che per tornire un bel paio di glutei.
Vorrei ribadire anche da questo blog che camminare fa benissimo, ma fa bene alle persone decondizionate e di basso livello di allenamento. Per chi ha un buon livello di condizionamento, camminare è meraviglioso per l'umore e per restare soli con i propri pensieri, ma non è allenante. Soprattutto non si attivano i muscoli glutei.
Sorpresi? Eppure le analisi elettromiografiche (quelle che misurano l'intensità di attivazione dei muscoli) sono chiare: camminando si usa molto poco il sedere, così come tale rotondità posteriore rimane silente anche nella posizione eretta.
Occorre cercare allora altri sistemi per poter riempire i jeans. 
Si potrebbe provare mettendosi a carponi (o in quadrupedia, se preferite) slanciando la gamba verso l'alto? Si potrebbe, ma non si otterrebbero dei glutei tondi e potenti. Questo perchè si attiverebbe la muscolatura rossa, quella resistente, quella che non diventa voluminosa e che poco aiuterebbe le masse del vostro sedere.




Occorre allora stimolare le fibre bianche (la metà delle fibre del gluteo sono bianche) nella maniera più adatta, con pochi movimenti contro un carico pesante, il contrario di quello che serve per attivare le rosse.
Come? I modi sono tanti: le accosciate, gli affondi, la corsa in salita, il pattinaggio...Tutta roba che richiede fatica e costanza. 
Ma una volta ottenuti un bel paio di glutei forti e disegnati, non solo si farà bella figura passeggiando sul bagnasciuga, ma si proteggerà il rachide lombare (la bassa schiena) da eventuali danni e si potranno eseguire gesti atletici (come il salto) nella migliore delle condizioni. 


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